Se ti chiedessi cosa rende Vagabond, Berserk e Vinland Saga così profondamente connessi, nonostante uno sia un racconto di samurai, un altro un dark fantasy medievale, e il terzo una saga vichinga, cosa risponderesti? Nonostante le ambientazioni molto diverse, c’è qualcosa di profondo che risuona in tutte e tre le storie. Qualcosa che smuove un sentimento condiviso nel profondo, come se fossero legate da un filo invisibile difficile da spiegare. Cosa rende queste narrazioni apparentemente distinte così intimamente collegate?
Vagabond è un manga acclamato dal la critica di Takehiko Inoue, ispirato al romanzo Musashi di Eiji Yoshikawa, che racconta la vita del leggendario samurai Miyamoto Musashi. La storia inizia con Takezo Shinmen, un giovane selvaggio e violento che sopravvive alla battaglia di Sekigahara. Marchiato come criminale e costretto a vagare, il viaggio di Takezo si trasforma in una ricerca incessante della forza, non solo nel combattimento ma anche nello spirito. Adottando il nome di Musashi Miyamoto, intraprende un cammino per padroneggiare la spada e comprendere il vero significato dell’essere invincibile sotto il sole. Lungo il cammino, Musashi affronta avversari formidabili, tra cui lo spadaccino filosofico Sasaki Kojiro, e si confronta con profonde domande esistenziali su vita, scopo e natura del conflitto. Purtroppo, nonostante il suo impatto monumentale e l’acclamazione della critica, Vagabond è rimasto incompiuto. Inoue ha sospeso la serie a tempo indeterminato nel 2015, lasciandoci con il desiderio di vedere concluso il viaggio di Musashi.
Berserk è un manga dark fantasy di Kentaro Miura, rinomato per la sua narrazione intensa, i personaggi complessi e l’arte mozzafiato. La storia segue Guts, un mercenario solitario con un passato tragico, che si muove in un mondo medievale brutale, pieno di tradimenti, guerre e orrori soprannaturali. Armato della sua gigantesca spada Dragonslayer, Guts cerca vendetta contro il suo ex amico e leader, Griffith, che lo ha tradito e ha sacrificato i loro compagni per ottenere poteri divini. Alla base, Berserk è una storia di sopravvivenza, amore e vendetta, che esplora temi profondi come la lotta contro il destino, la corruzione dell’ambizione e la ricerca di un senso in un mondo caotico e spietato. Durante il suo viaggio, Guts è accompagnato da alleati come Casca, Farnese e l’elfo dispettoso Puck, mentre affrontano mostri e i propri demoni interiori. Berserk è celebrato come uno dei più grandi manga di tutti i tempi, ma la sua storia è stata tragicamente interrotta a causa della prematura scomparsa di Kentaro Miura nel 2021. Tuttavia, l’eredità della serie continua, grazie allo Studio Gaga e al suo amico e collaboratore Koji Mori, che stanno portando avanti la sua visione. Anche incompiuto, Berserk rimane un’opera monumentale nella narrativa, ammirata per la sua profondità senza pari e la sua risonanza emotiva.
Nei venti gelidi del Nord, dove leggenda e storia si intrecciano, Vinland Saga comincia il suo racconto, una storia di guerrieri, vendetta e della ricerca di un paradiso oltre la guerra. Creato da Makoto Yukimura, questo manga epico reimmagina l’era vichinga, fondendo figure storiche ed eventi reali con un dramma umano potente. La storia segue Thorfinn, figlio di un celebre guerriero vichingo, la cui infanzia idilliaca viene spezzata quando suo padre viene ucciso da un capo mercenario, Askeladd. Consumato dalla vendetta, Thorfinn si unisce alla ciurma di Askeladd, sperando un giorno di ottenere giustizia in un duello onorevole. Quella che inizia come una sanguinosa storia di vendetta si trasforma in un profondo viaggio di redenzione, in cui Thorfinn affronta i cicli di violenza che lo legano e cerca un sentiero verso la vera pace. Vinland Saga è più di una semplice saga di battaglie e conquiste; è un’esplorazione filosofica di temi come la libertà, il perdono e il desiderio umano di un mondo senza guerra. Attraverso paesaggi splendidamente disegnati e personaggi toccanti, la serie dà vita alla brutalità e alla bellezza dell’Europa vichinga. A differenza di molti manga, Vinland Saga continua a evolversi, con Makoto Yukimura che guida la storia verso la sua conclusione. La serie è ora nel suo arco finale, e non vedo l’ora di leggere l’ultimo capitolo.

Un filo invisibile
Man mano che percorro le pagine di Vagabond, Berserk e Vinland Saga, vengo trascinato in una riflessione profonda su cosa significhi essere umani. Come Musashi, assisto alla trasformazione della ricerca della perfezione marziale in una ricerca più profonda della comprensione di sé. Nella lotta incessante di Guts contro il destino e i demoni interiori, rivedo i miei stessi combattimenti contro l’oscurità e la mia determinazione a preservare l’umanità di fronte a difficoltà schiaccianti. Nella trasformazione di Thorfinn, da guerriero assetato di vendetta a cercatore di pace, riconosco il desiderio universale di un significato che vada oltre la violenza.
Ogni capitolo diventa uno specchio, che riflette non solo le loro lotte ma anche la mia ricerca di significato. I disegni minuziosi mi immergono nei loro mondi, che siano i campi di battaglia insanguinati del Giappone feudale, i regni oscuri pieni di creature da incubo, o la bellezza aspra dell’era vichinga. Ogni pannello sembra sussurrare che il loro viaggio è anche il mio. I loro momenti di dubbio risuonano con le mie incertezze. I loro trionfi illuminano un cammino nel mio stesso buio. Quando Musashi mette in discussione la via della spada, quando Guts combatte per proteggere ciò che ama, quando Thorfinn scopre il vero significato della forza, sento queste rivelazioni dentro di me. La loro crescita diventa la mia crescita. La loro saggezza, la mia lezione.
Conclusione
Queste storie, pur ambientate in mondi molto diversi, parlano un linguaggio universale dell’esperienza umana — di perdita, amore, redenzione e della continua ricerca di diventare qualcosa di più. Attraverso i loro occhi, comprendo che la vera forza non sta solo nell’abilità di combattere, ma nel coraggio di cambiare, di guarire, e di trovare uno scopo oltre il campo di battaglia.
E voi? In quale dei tre vi rivedete di più?
a cura di Sven Siegenthaler